L’inchiesta Prisma aperta dalla Procura di Torino va avanti e, come ampiamente prevedibile, inizia a coinvolgere anche i pm delle città dei club che hanno chiuso operazioni di mercato con la Juventus. Così, come già fatto dalle Procure di Cagliari e Bologna, anche la Procura di Roma ha acquisito da Torino le carte relative allo scambio che ha portato Leonardo Spinazzola a vestire la maglia giallorossa e Luca Pellegrini quella della Vecchia Signora, operazione esplicitamente citata e analizzata nell’inchiesta Prisma. Spetterà al sostituto procuratore Maria Cristina Calabretta stabilire se l’affare rientra tra quelli che avrebbero permesso ai bianconeri di far quadrare i bilanci.

CIFRE 

Nell’estate 2019 l’arrivo di Spinazzola aveva pesato sulle casse di Trigoria per 29,5 milioni di euro. Valutazione che, nel corso della sua esperienza alla Roma, il terzino ha dimostrato di meritare (oltre ad essere un titolare in giallorosso è stato tra i protagonisti azzurri della vittoria dell’Europeo). Pellegrini - oggi alla Lazio - invece era costato 22 milioni alla Juventus, una cifra importante ma che il giocatore ha dimostrato di valere. Nonostante si sia svalutato leggermente rispetto a 4 anni fa, per riscattare il suo cartellino il club di Lotito dovrà sborsare 15 milioni di euro.

ROMA TRANQUILLA 

  

La notizia dell’apertura di un fascicolo da parte della Procura non desta preoccupazione nella dirigenza romanista. I conti del club dei Friedkin sono già stati scandagliati dalla Consob e dalla Guardia di Finanza nell’ambito del delisting che ha portato la Roma ad uscire dalla Borsa. In quell’occasione non era stata ravvisata alcuna irregolarità nelle operazioni concluse dai giallorossi e in particolare su quella oggetto di indagine.

 

GIUSTIZIA SPORTIVA 

 

Il fascicolo aperto da piazzale Clodio naturalmente riguarda la giustizia ordinaria e non quella sportiva. Il Procuratore federale Giuseppe Chinè infatti non ha inserito la Roma nel fascicolo inerente alle partnership opache che la Juventus avrebbe intrattenuto con altre società. L’attenzione della Procura Federale si è rivolta su alcune operazioni considerate “sistematiche”, in cui non rientra l’affare Spinazzola-Pellegrini (considerato come “operazione singola” al pari dell‘operazione Caldara-Bonucci tra Juve e Milan).