Il digiuno degli attaccanti giallorossi rischia di costare caro a José Mourinho e alla sua Roma. Senza una scossa a livello di gol segnati da parte di Abraham&co. infatti, la strada verso la qualificazione alla prossima Champions League potrebbe diventare ancor più in salita. Attualmente il quarto posto occupato dal Milan dista soltanto un punto ma - dopo la sosta - per riuscire ad ottenere un pass per l’Europa che conta di più, lo Special One avrà necessariamente bisogno di un cambio di passo da parte del reparto offensivo.

SOLO DYBALA

Per ora l’unico a mantenere le aspettative è stato Paulo Dybala. La Joya ha realizzato 13 reti complessive - 9 in Serie A - e guida la classifica marcatori giallorossa nonostante sia stato costretto a fermarsi per quasi un mese tra ottobre e novembre. Da questo punto di vista invece Tammy Abraham è forse la nota più dolente: dopo aver chiuso la prima stagione in Italia con 27 gol, quest’anno l’inglese è fermo a quota 7 (6 in campionato). Un rendimento che l’ex Chelsea rischia di pagare con il posto da titolare. Nelle ultime settimane infatti Mourinho gli ha preferito Andrea Belotti, che ha mostrato un’enorme voglia di sacrificarsi per la causa romanista. Nonostante l’impegno però, a livello realizzativo il Gallo lascia ancora a desiderare: le 4 reti segnate con la maglia della Roma sono arrivate tra Coppa Italia ed Europa League. Gli unici 2 gol in Serie A di Lorenzo Pellegrini sono scaturiti da calcio di rigore (5 le marcature stagionali) mentre El Shaarawy è fermo a quota 3 gol in campionato e 1 in Europa. Soltanto una rete invece per Ola Solbakken - arrivato a Trigoria a inizio gennaio - e Cristian Volpato.

MEDIA

Dopo 27 giornate, nonostante la Roma abbia totalizzato più punti rispetto alla scorsa stagione, a preoccupare è la media gol della squadra. Le reti realizzate sono 35, addirittura 10 in meno dell’anno scorso, con una media di 1.35 reti a partita in Serie A. Troppo poco per chi spera di arrivare al traguardo tra le prime quattro. Se i giallorossi confermassero la media attuale infatti, chiuderebbero il campionato con 52 gol: una cifra che difficilmente è bastata a raggiungere la zona Champions. Era successo all’Inter nel 2015/16 - con 50 gol - quando però ad ottenere un posto nella massima competizione europea erano solo le prime tre della classe. Da quel momento, il minimo sindacale per ottenere una qualificazione è stato di almeno 57 reti (bastate all’Inter per piazzarsi quarta nel 2018/19 e alla Juventus durante la scorsa stagione). Dunque, per sperare di scavalcare una tra Milan, Inter e Lazio, servirà un segnale di vita da parte degli attaccanti della Roma. La partecipazione alla prossima Champions League dipende soprattutto da loro.