La Juventus prenderà parte alla prossima edizione della Champions League. La lettera ufficiale inviata dalla Uefa lo scorso 14 giugno, e che ha di fatto ammesso la società bianconera alla competizione 2021/22, chiude un contenzioso che si preannunciava lungo e ricco di insidie per entrambe le parti in causa. La lunga querelle iniziata con la creazione della Superlega, e proseguita con le posizioni intransigenti delle parti in causa, da un lato Juventus, Barcelona e Real Madrid e dall'altra la Uefa e Ceferin, è finalmente conclusa: il dialogo, passo successivo dopo le schermaglie delle ultime settimane, sarà la strada che percorreranno tutti per arrivate alla conclusione definitiva del "conflitto".

 

 

 

Procedimento bloccato

Il 9 giugno la Uefa aveva bloccato il procedimento in corso contro le tre società "ribelli", Juventus, Barcellona e Real Madrid, con una nota pubblicata sul sito del massimo organismo europeo, garantendo di fatto la partecipazione delle tre squadre alla prossima Champions League. Inizialmente era sembrata una scelta dettata dall'attesa sul giudizio del Tribunale di Madrid, che aveva intimato la sospensione di qualunque procedimento disciplinare contro le tre società ancora dentro la Superlega: con l'ammissione è stata disinnescata anche la minaccia di sanzioni quali l'esclusione dalle prossime edizioni della massima competizione europea per club.

 

 

 

 

Spazio al dialogo

Non solo, visto che con l'ammissione viene a cadere anche il pressing della Figc, che attraverso le parole del presidente Gravina aveva chiesto alla Juventus, come condizione per l'iscrizione al campionato, l'addio alla Superlega: impossibile, secondo il regolamento, consentire la partecipazione alla Champions e l'esclusione dal campionato nazionale. Spazio quindi al dialogo, alle trattative per una riforma del calcio necessaria per garantire la continuità anche nei prossimi anni, nonostante il duro colpo subito dalla pandemia e dalle spese spesso incontrollate da parte delle società.