Bergamo, 1 giugno 2025 — Dopo nove anni indimenticabili, l’Atalanta saluta Gian Piero Gasperini, l’allenatore che ha cambiato il volto del club bergamasco, consegnandolo alla storia del calcio italiano ed europeo. Con un comunicato carico di affetto e gratitudine, la società nerazzurra ha ufficializzato l’addio del tecnico piemontese, che ha scelto di intraprendere un nuovo percorso professionale.
“La nostra è stata una storia meravigliosa, più unica che rara nel mondo del calcio”, scrive il club, sintetizzando in poche parole un rapporto profondo e ricco di successi. Sotto la guida di Gasperini, l’Atalanta ha vissuto la sua epoca più luminosa: qualificazioni Champions, semifinali europee, record su record, e soprattutto un’identità di gioco che ha incantato l’Italia e l’Europa.
Il comunicato riflette il tono emozionato e riconoscente di una società consapevole di aver condiviso con il proprio allenatore un capitolo straordinario:
“Una pagina, anzi un grandissimo capitolo che rimarrà indelebile nella storia dell’Atalanta”.
Dal 2016 al 2025, Gasperini ha portato la Dea su vette mai esplorate prima, costruendo un modello sportivo ammirato ovunque. Il suo stile aggressivo, offensivo, e coraggioso ha trasformato l’Atalanta in una realtà solida del calcio europeo. Ma, come spesso accade nelle grandi storie, arriva il momento di dirsi addio.
“Dopo tanti anni trascorsi insieme abbiamo ritenuto doveroso rispettare la sua volontà di ricercare nuovi stimoli”, scrive ancora il club, sottolineando la scelta del tecnico e il rispetto reciproco che ha sempre contraddistinto il rapporto tra le parti.
Il saluto si chiude con parole semplici, ma potenti:
“Ancora e per sempre GRAZIE, Mister!!!”.
Un addio che sa di arrivederci, perché il legame tra Gasperini e Bergamo va ben oltre il campo. Il suo nome resterà inciso nella memoria collettiva dei tifosi, nei cuori di una città che, grazie a lui, ha potuto sognare ad occhi aperti.
Gian Piero Gasperini non è stato soltanto un allenatore: è stato il simbolo di una rivoluzione sportiva, il protagonista assoluto di un’Atalanta che non ha mai smesso di sorprendere. A lui, ora, il compito di scrivere una nuova pagina. A Bergamo, l’onore di custodire quella che resterà, per sempre, una delle favole più belle del calcio moderno.