Quella andata in scena domenica scorsa potrebbe essere l’ultima edizione del derby di Roma giocata in orario serale. Il Viminale ha deciso: stop a tempo indeterminato alle notturne allo Stadio Olimpico per la stracittadina tra Roma e Lazio. Una scelta drastica, ma inevitabile dopo gli scontri violenti che hanno segnato il pre e il post partita, con ben 24 agenti feriti e due interi quartieri, Ponte Milvio e Flaminio, rimasti ostaggio di violenze e devastazioni.
La condanna da parte del Ministero dell’Interno è stata immediata e senza mezzi termini. Nonostante l’efficacia del piano sicurezza predisposto dalla Questura, l’escalation di tensione ha travolto la città. Il bilancio parla chiaro: danni ingenti all’assetto urbano, decine di feriti e un clima di paura che si è propagato ben oltre l’area dello stadio.
Verso sanzioni esemplari per le tifoserie
Ma il provvedimento sulle notturne è solo l’inizio. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, che si riunirà a breve, è pronto a varare misure restrittive severe contro le due tifoserie. Le ipotesi più probabili sono il blocco delle trasferte e la chiusura parziale o totale delle curve per entrambe le squadre. Un colpo durissimo per il tifo organizzato, già sotto osservazione per episodi simili in passato.
Sia la Roma che la Lazio hanno diffuso comunicati ufficiali esprimendo solidarietà alle forze dell’ordine e condannando fermamente gli episodi di violenza. Ma la linea del Viminale resta chiara: tolleranza zero verso chi trasforma un evento sportivo in una guerriglia urbana.
REDAZIONE