La Roma, attraverso i propri canali social, ha fatto gli auguri a Walter Sabatini per i suoi 70 anni. Ex calciatore (nella stagione 1976-77), viene ricordato ancora oggi per le sue capacità da direttore sportivo nell’era della presidenza Pallotta dal 2011 al 2016. Protagonista assoluto sul mercato, Sabatini costruì una Roma che nel tempo si rivelò estremamente competitiva, attestandosi stabilmente tra le prime posizioni in classifica, sfortunata nell’essersi imbattuta nell’inarrivabile Juventus dei nove scudetti consecutivi.
— AS Roma (@OfficialASRoma) May 2, 2025
♥️ Calciatore giallorosso nella stagione 1976-77, direttore sportivo dal 2011 al 2016
Auguri a Walter Sabatini che compie oggi 70 anni!#ASRoma pic.twitter.com/BaV7Dy47Cq
Sabatini portò a Roma giocatori del calibro di Pjanic, Marquinhos, Lamela, Benatia, Strootman, Nainggolan, Szczesny, Alisson, Rudiger, Dzeko e Salah (e l’elenco potrebbe continuare). Volitivo, aggressivo nelle trattative, passionale e sanguigno, è stato un direttore sportivo vecchio stampo: di quelli che prima dei numeri si innamorano del talento, che amano il campo più degli algoritmi.
Figlio di un altro calcio, discepolo di altri maestri, Sabatini a Roma è stato anche personaggio. Perennemente con la sigaretta in bocca, con una dialettica tanto particolare da farne quasi un marchio di fabbrica e uno sguardo che sembrava uscito da un film di Sergio Leone, ha lasciato un segno tangibile in molti tifosi giallorossi.
Una figura carismatica, un dirigente presente che nella Roma d’oggi manca. Forse anche per questo, a distanza di nove anni dalle sue dimissioni, molti ancora lo rimpiangono.