Stadio della Roma, riprendono gli scavi archeologici. Anche Ceferin all’attacco: “L’Italia deve svegliarsi”

stadio della roma

La Roma è pronta a rimettere in moto l’ambizioso progetto dello Stadio della Roma, con la ripresa degli scavi archeologici prevista per lunedì 12 maggio. Si tratta di un passo fondamentale per arrivare finalmente alla presentazione del progetto definitivo, dopo anni di attese, rinvii e ostacoli burocratici che hanno frenato l’iniziativa. L’obiettivo è chiaro: dotare la squadra di un impianto moderno, all’altezza delle grandi realtà europee, e rilanciare l’immagine della Capitale anche sul piano delle infrastrutture sportive.

La mossa non potrà che far piacere anche al Presidente della UEFA Aleksander Ceferin, che proprio nella giornata odierna non ha usato mezzi termini per descrivere lo stato degli stadi in Italia: “Le infrastrutture calcistiche italiane sono una vergogna. È tempo di agire, perché la situazione è pessima”, ha dichiarato in modo netto.

Una critica che fa il paio con le parole pronunciate da Claudio Ranieri nell’ultima conferenza stampa pre Roma-Fiorentina, in cui ha affrontato il tema con amarezza: “Nel mondo tutti stanno ammodernando. Gli unici che lo fanno lentamente siamo noi. C’è troppa burocrazia, troppa gente dietro. È questa è una vergogna dell’Italia”.

Il futuro stadio della Roma, se realizzato, sarebbe un segnale di svolta per l’intero movimento calcistico italiano, da troppo tempo ancorato a strutture obsolete e a un sistema decisionale farraginoso. La speranza è che, questa volta, non si tratti dell’ennesimo tentativo destinato a svanire tra vincoli, permessi e carte bollate.

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