Alexis Saelemaekers è passato in pochi mesi da pedina centrale dello scacchiere di Ranieri a presenza marginale nelle partite più importanti. L’uomo della svolta invernale per la Roma si ritrova oggi relegato in panchina, escluso nelle due gare contro l’Athletic Club in Europa e poi ancora fuori negli scontri di vertice con Inter e Fiorentina. Zero minuti nelle ultime due partite di campionato, e un’altra esclusione contro l’Atalanta sembra all’orizzonte.
Non era mai successo, almeno in Serie A, che il belga restasse ai margini per tre giornate consecutive – infortuni esclusi. A inizio stagione un problema alla caviglia lo aveva tenuto fuori tre mesi, ma il ritorno in campo era stato esplosivo: sei gol in campionato, miglior bottino realizzativo della carriera. Un rendimento che sembrava aver blindato il suo posto tra i titolari, ma che oggi non basta più.
Ranieri sembra intenzionato a proseguire con il doppio centravanti e Matías Soulé largo a tutta fascia, una formula che ha convinto nelle ultime uscite. Saelemaekers, nel frattempo, paga una flessione evidente nella brillantezza e nelle scelte. Il suo contributo, prima decisivo, si è affievolito, e a Trigoria sono iniziate le valutazioni sul futuro.
Il futuro di Saelemaekers tutto da scrivere: braccio di ferro tra Roma e Milan
Il riscatto dal Milan resta una questione spinosa. Il club rossonero non ha intenzione di scendere sotto la richiesta di 20-25 milioni di euro e, prima di sedersi al tavolo per una nuova trattativa, aspetta di nominare il prossimo direttore sportivo. Una pausa di riflessione che potrebbe trasformarsi in un addio, soprattutto se il belga non riuscirà a rilanciarsi in queste ultime tre giornate.
Su di lui ci sono attenzioni dalla Premier League: Nottingham Forest e Newcastle stanno seguendo con interesse la sua situazione. Saelemaekers è consapevole che queste partite possono valere molto più di tre punti: sono la sua ultima occasione per dimostrare di poter restare protagonista nella Roma o altrove.