La cessione lampo di Tammy Abraham è il primo segnale inequivocabile della nuova direzione intrapresa dalla Roma in questa sessione di calciomercato, ufficialmente iniziata ieri. Il club giallorosso sembra avere idee chiare e pochi margini di compromesso: l’obiettivo è costruire una squadra su misura per il gioco di Gian Piero Gasperini, eliminando fin da subito chi non rientra nei piani tecnici.
Oltre all’aspetto tattico, c’è anche una questione economica da tenere in considerazione. Le cessioni, infatti, serviranno a finanziare il mercato in entrata, ma il criterio principale sembra essere quello della funzionalità al nuovo progetto. Scelte nette, che Gasperini e il direttore sportivo Massara avrebbero già tracciato prima ancora del raduno a Trigoria.
Come Abraham, anche altri esuberi potrebbero non essere nemmeno valutati in ritiro. Tra questi c’è Eldor Shomurodov, vicino al Basaksehir e ora nel mirino di altri club. Gasp ha già deciso: l’attaccante uzbeko è fuori dal progetto e sarà sacrificato per far posto a un nuovo centravanti che possa affiancare Dovbyk.
Destino simile per Saud Abdulhamid, che con ogni probabilità partirà in prestito senza passare neanche per Trigoria. È invece quasi scontato l’addio di Mario Hermoso, rientrato dal prestito al Bayer Leverkusen ma destinato a una nuova sistemazione, possibilmente definitiva, dato che la Roma ha deciso di puntare su altri profili in difesa.
Infine, si complica leggermente la situazione di Leandro Paredes. Il centrocampista argentino, promesso sposo del Boca Juniors, non ha ancora visto esercitata la clausola rescissoria da 3,5 milioni e dovrà trovare un’intesa con il club giallorosso. In bilico anche le posizioni di Darboe e Solbakken, rientrati dai prestiti e ora in attesa di conoscere il proprio destino, che con ogni probabilità sarà lontano dalla Capitale.