Da Giannini a De Rossi, fino a Lorenzo Pellegrini: storia dei leader giallorossi “spogliati” della fascia da capitano
Nel corso della sua lunga storia l’AS Roma ha avuto capitani leggendari, simboli di appartenenza e leadership, da Agostino Di Bartolomei a Francesco Totti. Tuttavia, in alcuni momenti, la fascia di capitano è stata tolta a chi la indossava per motivi tecnici, disciplinari o strategici. L’ultimo caso riguarda Lorenzo Pellegrini, ma prima di lui anche figure storiche come Giuseppe Giannini e Daniele De Rossi hanno vissuto lo stesso destino.
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Giannini, il Principe spodestato (1992)
Il primo caso simbolico risale al 1992. Giuseppe Giannini, capitano amatissimo dai tifosi, finì ai ferri corti con l’allora allenatore Ottavio Bianchi. Durante una trasferta, il tecnico decise di privarlo della fascia senza alcun preavviso, affidandola all’attaccante tedesco Rudi Völler. La scelta fece scalpore, aprendo una profonda frattura tra Giannini e la società e segnando di fatto la fine del suo ciclo in giallorosso.
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De Rossi, sospensione e fascia a Florenzi (2016)
Un episodio più recente, ma meno traumatico, coinvolse Daniele De Rossi. Dopo l’espulsione rimediata contro il Porto nei preliminari di Champions League nell’agosto 2016, il tecnico Luciano Spalletti decise di punirlo togliendogli temporaneamente la fascia. Durante quel periodo, il ruolo passò al giovane e romano Alessandro Florenzi, che rappresentava lo stesso spirito di attaccamento ai colori giallorossi. Un provvedimento momentaneo, ma significativo sotto il profilo comunicativo e disciplinare.
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Il caso Pellegrini: addio alla fascia (2025)
Il più recente episodio riguarda Lorenzo Pellegrini. Il 4 agosto 2025, durante il ritiro estivo, l’allenatore Gian Piero Gasperini ha annunciato un cambiamento radicale: “La Roma non avrà più un capitano fisso. La fascia verrà indossata dal giocatore con più presenze in campo”. Una decisione che ha messo fine al quinquennio di Pellegrini da capitano, iniziato nel 2021, lasciando la leadership “a rotazione”. Una scelta tecnica che ha sorpreso e diviso i tifosi.
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La fascia: simbolo, non garanzia
La fascia di capitano nella Roma non è mai stata soltanto un simbolo sul braccio. È un’eredità da meritare ogni giorno, sotto gli occhi di uno stadio esigente e di una tifoseria passionale. Quando viene tolta, il gesto pesa come una sentenza, ma può anche rappresentare un’occasione di rilancio per chi ne è stato privato e uno stimolo per chi la eredita. Nella storia giallorossa, nessuno è mai stato “intoccabile”. E forse è proprio questo che rende così speciale indossare quella fascia.



