Tra i volti nuovi sbarcati a Trigoria nell’ultima sessione invernale, Devyn Rensch è sicuramente quello che ha lasciato le impressioni migliori. Nonostante lo spazio limitato da qualche infortunio, il terzino olandese ha saputo farsi apprezzare per spirito, duttilità e atteggiamento. Dal ritiro della Nazionale Under 21 dei Paesi Bassi, il classe 2003 ha parlato dei suoi primi mesi in giallorosso, tracciando un bilancio positivo e confermando di voler diventare una risorsa importante per il futuro della Roma.
“Sono felice di essere a Roma – ha spiegato Rensch – e orgoglioso di poter giocare per un club così grande. Mi sono sistemato con la mia famiglia e abbiamo tutto ben organizzato. Spero di vivere tante belle esperienze qui”. Parole che raccontano la serenità con cui il giovane difensore sta affrontando questa nuova avventura, consapevole della sfida ma anche delle opportunità che la piazza giallorossa può offrirgli.
Salah-Eddine, un alleato in campo e fuori
Un aiuto importante per l’inserimento nel gruppo lo sta ricevendo da un connazionale con cui condivide non solo il campo ma anche il quotidiano: “È speciale giocare con Salah-Eddine sia nella Roma che nella Nazionale. Lo conosco da quando era giovane, viviamo a un minuto di distanza l’uno dall’altro e poter parlare olandese nello spogliatoio è sempre un piacere”.
Rensch ha poi parlato delle difficoltà linguistiche: “L’italiano è difficile, ma andrà bene. Sto lavorando sodo per impararlo”. Un passaggio importante, perché la lingua è uno degli aspetti che spesso fa la differenza nell’adattamento dei giovani stranieri nel nostro campionato.
Infine, un pensiero per chi lo ha guidato nella prima parte della stagione all’Ajax: “Non ho più sentito Francesco Farioli da quando sono andato via, ma l’ho ringraziato per tutto. Mi ha insegnato molto come calciatore e come persona in poco tempo. Gli auguro il meglio per il futuro”. Un rapporto sincero con l’ex tecnico dei Lancieri, oggi in cerca di una nuova avventura – chissà, forse anche in Serie A.
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