La Roma si presenta alla prima sfida di Europa League con una priorità chiara: ritrovare il gol. Gian Piero Gasperini, già dopo il derby e alla vigilia della trasferta di Nizza, ha ribadito la necessità di rendere la rosa più competitiva, recuperare uomini e ampliare le rotazioni.
Il dato parla chiaro: solo tre reti segnate in quattro partite di inizio stagione, decisamente poche per una squadra allenata da Gasperini, abituata a un calcio offensivo e prolifico. Per questo, la grande novità di stasera dovrebbe essere l’inserimento di Dovbyk dal primo minuto, supportato sulla destra da Soulé, una delle certezze offensive di questo momento. L’argentino cresce partita dopo partita, dimostrando personalità e fiducia nei propri mezzi, mentre sulla trequarti le alternative restano limitate viste le assenze di Bailey e Dybala.
L’attenzione è tutta sul terminale offensivo: Gasperini si aspetta risposte da Dovbyk o da Ferguson. Il tecnico stesso ha spiegato che l’idea è quella di ampliare le opzioni in attacco, anche se questo significa fare esperimenti in gare importanti come quella odierna. D’altronde Ferguson non segna in un club da quasi un anno (333 giorni), mentre Dovbyk sembra attraversare una crisi di fiducia e motivazioni.
Il problema è evidente: senza il contributo dei centravanti, la Roma rischia di trovarsi in difficoltà fino al mercato di gennaio. Gasperini ha sottolineato anche un atteggiamento troppo prudente della squadra quando si trova in vantaggio, un limite che oggi non dovrà ripetersi contro un Nizza che, paradossalmente, ha costruito il proprio gioco proprio ispirandosi al modello “gasperiniano”.



