Dopo alcune cessioni che hanno già contribuito ad alleggerire il monte ingaggi e creare un utile tesoretto da reinvestire sul mercato (su tutte quelle di Abraham, Paredes e Shomurodov), la Roma cercherà di sfoltire ulteriormente la rosa.
E’ però inevitabile che alcuni giocatori non troveranno una destinazione adeguata per mancanza di offerte o semplicemente perché, lato giocatore o lato società, non si giungerà ad una soddisfazione di carattere economico.
La scelta di puntare su un tecnico come Gasperini dovrà tornare utile anche sotto questo punto di vista: giocatori che oggi hanno poco mercato dovranno averne tra dodici mesi.
La prossima stagione non sarà solo quella in cui la Roma potrà finalmente operare sul mercato senza le ristrettezze imposte dal Settlement Agreement ma delimiterà anche il confine tra una rosa extralarge, eredità delle precedenti gestioni, e la rosa sui cui Gasperini potrà contare nei prossimi anni.
Anche la scadenza di alcuni contratti pesanti nel 2026, capitan Pellegrini su tutti, saranno funzionali all’obiettivo.
Nel valutare la scelta di affidare la guida tecnica della AS Roma a Giampiero Gasperini questi aspetti non andranno dunque sottovalutati: il giudizio sull’operato del tecnico piemontese si dividerà tra le prestazioni in campo della squadra, i risultati ottenuti e, non ultimo, la valorizzazione della rosa.
Chissà che giocatori come Baldanzi, Celik, Saud o Kumbulla, che nell’immaginario di molti tifosi faticano a trovare un posto in squadra, possano, tra un anno solare, diventare giocatori ceduti per fare cassa ma in grado di generare, addirittura, qualche rimpianto.
