Paolo Triestino, attore romano e romanista, è intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo 92.7 per celebrare il compleanno di Carlo Verdone e parlare del cammino della Roma. Di seguito le sue parole:
E’ sorpreso da Gasperini e dalla Roma prima in classifica?
“Ti dirò, fino a un certo punto. Più che altro sono sorpreso di quanto le altre vadano piano. Ormai nel 2025 siamo primi in classifica per punti, la squadra più o meno è rimasta quella da Ranieri e Gasperini quindi ero fiducioso del fatto che si potesse proseguire su questa linea. Mi hanno sorpreso le défaillances delle altre. E’ una situazione balorda, strana. La Roma andava bene anche con Ranieri, giocava meno spettacolarmente ma era già una bella squadra. Gli attaccanti purtroppo latitano“.
Rinnoveresti Pellegrini e Dybala?
“Sono particolarmente contento per Pellegrini, quando ha segnato al derby ho piano e mi sono commosso come un bambino. A me piace molto, è un gran bel giocatore e sta riconquistando il cuore di tutti i tifosi. Se il problema per il futuro è l’ingaggio farebbe un gesto indescrivibile dimezzandosi lo stipendio per rimanere a Roma… tanto i calciatori che ci devono fare con tutti questi soldi? Tanto dipenderà da Gasperini, se lui lo vuole la soluzione la trovano. Stesso discorso vale per Dybala. Dovbyk? Dopo un anno e mezzo penso lo farei andare via, anche se a volte ha mostrato dei lampi. Fino a giugno rimane sicuramente, dove va altrimenti? Siamo stati anche sfortunati, prendendo Ferguson che è rotto ogni due per tre…“.
Come è lavorare con Carlo Verdone?
“Stupendo, è generoso e ti ascolta. Ti aiuta, ti sostiene: è davvero uno splendido regista e un compagno di lavoro bellissimo. Ho fatto tre film con lui ed è stata sempre un’avventura divertentissima, mi sono trovato benissimo con lui. Mi piacerebbe molto farne un quarto, speriamo capiti presto… Il mio film preferito? Direi ‘Bianco, Rosso e Verdone’, senza dubbio. La prima volta l’ho incontrato in una stazione di servizio, quando avevo 18 anni. Lui era già il mio mito e gli dissi: ‘Carlo, il mio sogno sarebbe poter lavorare con lei’. Glielo ho raccontato quando abbiamo lavorato insieme per la prima volta, lui ovviamente non lo ricordava ma va benissimo così“.



