Giorgio Tirabassi, attore romano e romanista, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tele Radio Stereo 92.7. Queste le sue parole:
Perché è romanista?
“Vengo da una famiglia di romanisti. Ricordo che avevo 4 anni e stavo aspettando l’ascensore con mio cugino ed ero un po’ confuso. Nel quartiere c’era qualcuno della Lazio, qualcuno della Juve… lui mi disse: “Tu sei nato a Roma, sei della Roma”. A 5 ero già allo stadio, la prima partita fu un Roma-Atalanta del ’65: finì 1-1. Qualche anno dopo andai a vedere un Roma-Torino, ancora una volta 1-1: Castellini, portiere del Torino, parò tutto“.
Qual è la sua Roma del “cuore”?
“Ricordo quando la Roma vendette Spinosi e Capello, piansi. Avrò avuto 10-11 anni. Però era una Roma che non ti dava soddisfazioni. La Roma che ho nel cuore è quella di Totti, ma anche quella della stagione 1982/’83. Avevo 22 anni, vincemmo lo Scudetto, ma ero in teatro con Proietti e seguivo relativamente poco. Anche perché i mezzi non erano quelli di oggi, c’era giusto 90esimo minuto. Andavo allo stadio e poi ci ho portato mio figlio, sono stato per anni in Tribuna Tevere. Poi mio figlio è cresciuto ed è andato da solo in Curva Sud. Oggi preferisco vederla a casa, ma sono curioso e amo tantissimo la Roma“.
Le piace Gasperini?
“Sì. Quando vedevo i passaggi in orizzontale, Ndicka che la ridava indietro a Svilar mi veniva l’orticaria. Gasperini va in verticale, abbiamo visto tutti come giocava l’Atalanta. Sono curioso e anche abbastanza fiducioso, devo dire la verità“.
Fiducioso anche nei confronti dei Friedkin?
“Eh… in alcuni momenti mi hanno stranito. Ora però c’è anche Ranieri ed è un porto sicuro. Anche Massara mi sembra pratico. Dobbiamo vedere le altre squadre come stanno, io seguo solo la Roma ma penso che anche le altre si siano rinforzare. Vediamo come andrà col Bologna alla prima giornata sabato sera. Da romanisti, tanto, siamo abituati a soffrire e ne siamo consapevoli“.



