ESCLUSIVA Tele Radio Stereo – Nista (ex preparatore portieri): “Svilar il migliore in Serie A. Il ruolo ha nuove esigenze…”

Intervenuto a TeleRadioStereo, Alessandro Nista, ex preparatore dei portieri di Inter, Juve e Napoli, ha analizzato la figura dell’estremo difensore:

Che successe nel passaggio al Leeds, lei è stato un precursore?
“Sono stato il primo italiano in Inghilterra, preistoria. Ci furono una serie di situazioni che si scontrarono per via di norme federali, non potevo figurare nella prima squadra”.

Perché la scuola dei portieri si è un po’ persa?
“Ci sono delle parabole, ai miei tempi c’erano tanti portieri bravi. Poi dopo, magari, è mancata materia prima che è andato avanti ad alti e bassi, oggi però ci sono tanti portieri forti”.

Che ne pensa dell’evoluzione del ruolo del portiere?
“Ha una grande attenzione in questo momento, ma il calcio ha avuto un cambiamento forte. Il portiere era l’ultimo baluardo, è stato fino a qualche anno fa quello che doveva salvare la baracca, mentre oggi partecipa, c’è esigenza che sappia costruire ed essere dentro la fase offensiva. Bisogna trovare il giusto metodo di lavoro per rendere comunque il portiere efficaci nelle due fasi”.

È davvero complicato per un allenatore capire le caratteristiche di un portiere?
“È corretto che per quel ruolo ci sia un punto d’osservazione più specifico. È giusto rivolgersi al collaboratore che lavora direttamente sul portiere”.

Ti sarebbe piaciuto allenare uno come Svilar?
“Io sono stato fortunato, ho lavorato con tanti portieri forti. Lui è il migliore in Serie A, negli due anni ha avuto tanta costanza. Non è giovanissimo, può ancora migliorare, ma è un portiere completo. Si, mi sarebbe piaciuto allenarlo”.

Quanto conta però la bravura dell’allenatore dei portieri?
“Da una rapa non ci esce il sangue. Dipende sempre dalla qualità del giocatore che hai a disposizione”.

I luoghi comune sui portieri.
“La cosa più vera è che se sei portiere, lo sei da bimbo, chi ha predisposizione per quel ruolo. Degli undici, lui è l’unico che si butta tra i piedi dell’avversario che sta x calciare, il ruolo del portiere fino a poco tempo fa era uno sport singolo in uno sport di squadra, oggi abbiamo visto insieme è tutto cambiato”.

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