Davide Moscardelli, ex attaccante cresciuto nelle giovanili della Roma, squadra di cui è tifosissimo, e attualmente impegnato in Kings Cup con i BigBro assieme ad Alessandro Florenzi, è intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo 92.7 Queste le sue parole:
Dovremmo dare la maglia numero 9 della Roma a qualcuno, e lei si è tenuto in forma con la Kings League: come procede?
“Mi sono abituato a un campo più piccolo, nero… Ho giocato in Kings Cup, siamo una squadra nuova e la prima non è andata bene ma avevamo fatto un solo allenamento insieme mentre gli altri venivano già dall’anno scorso. Bisogna capire i giochini giusti per riuscire a vincere. A noi è andata bene, a parte gli shoot-out finali… Florenzi? Da noi si chiama Spizzi“.
Che attaccante è Dovbyk?
“Qualche giocata tecnica l’ha fatta vedere, qualche sponda e qualche mezzo-tacco. Un giocatore che veste la maglia della Roma, essendo tifoso giallorosso, finché la ha cerco di difenderlo a prescindere fino alla fine. Altrimenti non farebbe bene né a lui né alla Roma. Era partito con il gol al Verona, importante, poi di certo la storia dei rigori non ha aiutato. Non so… è un patrimonio della Roma. E’ un giocatore che preferisce guardare la porta e magari andare in profondità, mentre la Roma gioca soprattutto nella metà campo avversaria. Dovbyk è bravo a prendere posizione all’inizio, poi è indeciso sulla scelta del cosa fare con il pallone“.
Forse un problema psicologico?
“Psicologicamente mi sembra stia vivendo un periodo difficile, come lo ha avuto all’inizio dell’anno scorso quando era richiestissimo sul mercato e si è trovato a Roma in una situazione complicata. Non è stato semplice e comunque tra le difficoltà un po’ di gol li ha fatti. Ero curioso di vederlo quest’anno, avendo preso anche la 9. Non so se ci sia un problema allenatore, con Gasperini gli attaccanti anche con caratteristiche diverse hanno sempre fatto benissimo. La cosa positiva è che siamo lì in classifica senza i gol degli attaccanti: quando si sbloccheranno sarà ancora meglio“.
Gasperini gli preferisce addirittura Dybala. Forse non si sente abbastanza apprezzato?
“Contro l’Inter la reazione di Gasperini mi sembrava la reazione generale per un gol mancato. Dovbyk deve far cambiare idea all’allenatore in qualche modo, sta giocando per la Roma. Se in campo fai quello che chiede l’allenatore, alla fine riesci a fargli cambiare facilmente idea“.
Ferguson è una prima punta?
“Potrà diventarlo, crescendo visto che è giovane. Lo vedrei più seconda punta, sinceramente. Alla fine dipende da come gioca la squadra. Lo vedo che gli piace svariare e andare a prendere palla anche lateralmente, sulla fascia“.
Crede nella Roma di Gasperini?
“Me lo auguro, ma bisogna dargli tempo. Sta facendo bene, ma non per questo percorso è già finito. Ben vengano questi risultati e questa classifica, ma magari arriverà qualche periodo o qualche risultato non positivo e bisognerà pazientare. Quanto ci ha messo all’Atalanta prima di vincere? L’unico che adesso lo può fare però è lui, Gasperini, che lo ha già fatto e sa come muoversi. E ora è in una piazza più importante: l’ambiente lo deve sicuramente aiutare”.



