ESCLUSIVA Tele Radio Stereo – Carboni: “Se entro domani non dovessero arrivare tutte le certificazioni, Pisa-Roma potrebbe slittare”

L’ex capitano giallorosso Amedeo Carboni, oggi coinvolto nella ristrutturazione/restyling dell’Arena Garibaldi – Stadio Romeo Anconetani con la società MolcaWorld, ha spiegato a Tele Radio Stereo la situazione legata alla struttura e del possibile rinvio della sfida tra Pisa e Roma, attualmente in programma sabato alle 20.45. Queste le sue parole:

Come procedono i lavori?
“Speriamo di arrivare a far tutto, perché il tempo era veramente poco per rifare tutto. Stiamo lottando contro il tempo e domani dovremmo avere tutte le certificazioni. È la cosa più importante”.

Il sindacato di polizia, però, ha chiesto il rinvio del match per motivi di sicurezza e agibilità.
“La ristrutturazione comporta certificazioni soprattutto a livello di sicurezza per la gente che viene allo stadio. Stiamo lavorando in più di cento persone, dall’elettricista all’idraulico.

E se le certificazioni non arrivassero entro domani?
“Siamo ottimisti, ma se non dovesse accadere, la partita potrebbe essere posticipata forse di un giorno. Massimo, a lunedì. Prima di tutto viene la sicurezza”.

Come valuta l’arrivo di Wesley e in generale il mercato giallorosso?
“Sono fiducioso in Massara, che secondo me è un grande professionista. Sarà il campionato a dire se le cose sono andate bene o male. Wesley è un giocatore molto interessante, vale 30 milioni? È una domanda che ci facciamo tutti, ma a me piace”.

Angelino invece, le piace?
“Come molti brasiliani ha qualità dalla metà campo in su, ha il piede per cross e passaggi. Può essere usato anche più avanti. Gasperini ha il suo gioco, ma avere uno come Angeliño ti permette di cambiare durante la partita. Ha un piede d’oro”.

Lei è anche direttore sportivo: quanto è difficile svolgere un lavoro del genere durante il mercato?
“La difficoltà è che quando si sa che un giocatore è in vendita, le altre società aspettano e cercano di approfittarne. Bisognerebbe chiarire prima con l’allenatore chi vuole e chi no, ma non è semplice. È un gioco di tattica, non aiuta che si sappia pubblicamente”.

Che idea si è fatto del caso Pellegrini?
“Mi dispiace che stia vivendo questa situazione. Fino a qualche anno fa era forse il giocatore più importante della Roma. Quando sei capitano soffri ancora di più. Da fuori non so le dinamiche, ma umanamente mi dispiace. Forse ha bisogno di cambiare. Non credo però che nello spogliatoio questo crei problemi, tra compagni non ci sono dinamiche negative”.

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