Moise Kean ha lasciato il ritiro dell’Under 21. Questa volta non c’entrano comportamenti extra campo poco gradevoli come in passato. L’attaccante della Juventus ha preso questa inaspettata decisione dopo un breve colloquio col c.t. Paolo Nicolato. Il calciatore ha espresso la sua poca convinzione a rimanere in quel contesto e a prendere dunque parte al prossimo Europeo di categoria. Il motivo? Assenza di motivazioni. Tutto spiegato in maniera schietta e sincera assumendosene la responsabilità. Non ci sono problemi fisici o questioni personali. Semplicemente Kean ha ammesso di sentirsi un pesce fuor d’acqua.

Era stato convocato a sorpresa

La convocazione tra gli azzurrini gli è giunta a sorpresa, un po’ come è accaduto a Tonali, il centrocampista del Milan. Precedenti alla mano, Kean non ha mai avuto un rapporto facile con l’azzurro: in passato è stato oggetto di provvedimenti disciplinari con l’Under 19 proprio di Nicolato e con l’Under 21 di Gigi Di Biagio. E pensare che il c.t. degli azzurrini aveva speso parole importanti per il centravanti bianconero: «Mi basta che faccia quello che sa fare, ha le caratteristiche per essere determinante. Sarà utile se avrà l’atteggiamento giusto e nei 23 per l’Europeo, dei 29 che ho chiamato per lo stage, resteranno solo i giocatori che avranno chiara la voglia di rimanere. Non ho motivi per pensare che Moise non possa essere fra questi».

Invece non è andata come il commissario tecnico sperava. Zero motivazioni per Kean, che arriva da un’altra stagione altalenante, nella quale però Massimiliano Allegri gli ha concesso diverse occasioni soprattutto sul finale. La Juve l’estate scorsa lo ha riscattato dall’Everton per 28 milioni di euro. Lui sta sgomitando per cercare più spazio, in questa stagione otto gol in 40 presenze. Gli serve il salto di qualità, che però in Under 21 non potrà più fare. Forse avrà il tempo di meditare, intanto a Torino lo aspettano.