Con il cuore, fino all’ultimo respiro. La Roma aggancia la vittoria in extremis con un rigore di Dybala e con lei anche la qualificazione in Europa League, proprio quando sul traguardo sembrava averla persa a favore della Juventus. A conti fatti è una vittoria meritata, con i giallorossi che hanno condotto la partita in lungo e largo, recuperando lo svantaggio iniziale, quasi casuale, di Nikolaou. Il pari a fine primo tempo è merito di Zakewski, il gol decisivo non poteva che essere di Dybala. La Roma chiude sesta, lo Spezia aspetta lo spareggio con il Verona per non retrocedere in Serie B. Unica nota stonata per la Roma, l’infortunio di Tammy Abraham, uscito in lacrime pochi minuti dopo il suo ingresso. Quella torsione innaturale del ginocchio sinistro, rimasto impiantato sul terreno, non fa presagire nulla di buono.

BOTTA E RISPOSTA

Mourinho (squalificato, in panchina c’è Foti) stavolta opta per il 4-3-3, Con El Shaarawy e Dybala ai fianchi di Belotti e Zalewski a fare il terzino sinistro. Alla lettura delle formazioni ci sono i fischi per Wijnaldum (ripetuti al suo ingresso), poi si gioca, con lo Spezia che passa quasi subito, al 6’ di gioco: tiro sbilenco di Bourabia che però diventa un assist per Nikolaou, che la mette dentro di testa. Allora la Roma deve rimboccarsi le maniche ed a macinare gioco (all’intervallo il possesso per i giallorossi sarà del 71%, con un conto dei tiri di 12-5), ma il problema è che il 5-3-2 di Semplici produce tanta densità davanti a Zoet e di linee di passaggio per giocare a terra ce ne sono francamente poche. Allora i giallorossi cercano di sfruttare al massimo l’ampiezza e di alzare la palla, anche per cercare di allargare le maglie difensive dei liguri. El Shaarawy colpisce la traversa da fuori, Dybala ci prova un paio di volte da fuori e il tiro di Pellegrini è innocuo. C’è anche una protesta per un contatto in area tra El Shaarawy e Amian, ma al 43’ arriva il meritato pari: cross di Zalewski a girare, Bove prova a colpirla invano di testa ma inganno Zoet, con la palla che si insacca alla sua sinistra. E lo Spezia? Dopo il gol ha pensato quasi esclusivamente a difendersi, compattandosi ma lasciando nel contempo troppa iniziativa alla Roma.

DECIDE PAULO

Si riparte con il rosso a Foti, espulso nell’intervallo per insulti al quarto uomo (Camplone), quarta espulsione stagionale per il vice di Mou. Poi il leit-motiv non cambia, con la Roma alla costante ricerca del gol e lo Spezia a protezione del prezioso pareggio. Zalewski e Pellegrini costruiscono una combinazione volante, Dybala prova una magia per El Shaarawy poi entrano Matic (applauditissimo) e Abraham (per Belotti, che chiude il suo campionato con zero reti). E allora Dybala va via in slalom e sfiora il 2-1, Reca si rende pericoloso al 25’ e due minuti più tardi Zurkowski si divora il vantaggio su una ripartenza di Nzola. Poi Reca abbatte Dybala in area di rigore, ma per Maresca è un normale contrasto di gioco. La partita esplode, Maresca fatica a gestirla e Abraham si fa male al ginocchio sinistro in corsa. La spinta giallorossa è incessante, anche se a tratti confusionaria. Zoet salva su Dybala, poi all’88’ la svolta: Amian atterra El Shaarawy in area, rigore e doppio giallo del difensore spezzino, con Dybala che insacca il 2-1 dal dischetto. L’Olimpico esplode, la panchina giallorossa prende il secondo rosso (quindicesimo stagionale), stavolta diretto a Salzarulo. Poi ElSha ha la palla del 3-1 ma la sbaglia da pochi passi. Finisce così, con la Roma che saluta la sua gente e lo Spezia in attesa del Verona.