Mourinho su Real Sociedad-Roma di Europa League: "Non temo l'ambiente"

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Mourinho su Real Sociedad-Roma di Europa League: "Non temo l'ambiente"Il tecnico della Roma sul ritorno degli ottavi di domani in casa della Real Sociedad dopo il 2-0 dell'andata: "Il tifo aiuta ma conta il campo, non abbiamo paura dell'ambiente"
"La tempesta perfetta" evocata dalla Real Sociedad per passare il turno e approdare ai quarti di Europa League non scuote né José Mourinho né il capitano Lorenzo Pellegrini. Gli spagnoli vogliono fare la storia, ma l’allenatore portoghese - che l’ha fatta davvero - replica con un misto di sicurezza e buon senso. "A noi l’Olimpico dà sempre la tempesta perfetta - dice lo Special One -. Alcune volte vinciamo e altre perdiamo con loro. Lo stadio è una cosa molto bella, però alla fine è il campo che parla. L'ultima volta che ho visto uno stadio segnare un gol è stato nel 2005 in semifinale con il Liverpool: la palla non era entrata ma lo stadio ha fatto gol (guidava il Chelsea, ndr.)".
"Lo stadio aiuta, vedi che la squadra di casa ha risultati più positivi rispetto a quella in trasferta, ma lo stadio non gioca. Domani ci sarà una grande atmosfera e questo appoggio dei tifosi della Real Sociedad ci carica. Il disastro era ai tempi del Covid con lo stadio vuoto. L’impianto è bellissimo, il terreno di gioco è stupendo, loro giocano benissimo, l'arbitro è tra i top e noi abbiamo vinto la Conference League, non abbiamo paura dell'ambiente. Se mi dici che vado alla tempesta di Nazaré (in Portogallo, dove ci sono le onde più grand per surfare, ndr.) dico di no, noi invece siamo felici di trovare una tempesta nello stadio, penso che la Roma giocherà meglio in queste condizioni".
DERBY
Il derby di domenica in questo momento appare lontano. "La prossima partita è sempre la più importante. Domani è la più importante della stagione, venerdì sarà la partita di domenica. Giocherà la squadra che nella mia analisi ci dà più garanzie. In ogni caso, siamo una squadra di gente seria che fa il suo lavoro al massimo, ma che qualche volta non trova risultati. Facciamo un po’ di faticare a giocare tante partite, ed è una cosa normale. Ci sono squadre che hanno 24-25 giocatori tutti sullo stesso livello e per loro non è un problema. Ci sono squadre che possono giocare ogni due giorni, ma per noi è diverso. Se arriva un infortunio, una squalifica o la stanchezza, non è facile. Io sono sempre con loro e loro con me, domani sarà la partita più importante".
PELLEGRINI
Anche capitan Pellegrini usa cautela. "La Real Sociedad fa un gran possesso palla ed è una fortuna arrivare qui avendo vinto 2-0 in casa , ma dovremo dare tutti il massimo per impegno e concentrazione. Sarà una partita difficilissima, sarà una grande battaglia e non siamo spaventati. Io mi fido ciecamente della mia squadra". Su di sé dice sincero: "La stagione negativa è stata anche colpa mia. Si può sempre fare di più, al netto di alcuni problemi che ho avuto. Non mi piace mai nascondermi dietro l’alibi di non essere allenato o di non essere al cento per cento. Non sono soddisfatto neanche io della mia stagione. Sono contento però per il mio impegno. So di rivestire un ruolo importante, che dà delle responsabilità e non è mai stato un problema. A questo punto della stagione volevo arrivare con dei numeri diversi, però ho dato sempre il massimo. Ho sempre messo la squadra davanti a tutto. Sono orgoglioso del gruppo e orgogliosi di essere il loro capitano. Spero che nel finale di stagione farò meglio di quanto ho fatto finora, per rifarmi di quello che ho perso per strada". Sulla convivenza con Dybala spiega: "Non c’è un problema tattico. Poter condividere lo spazio con Paulo è solo una fortuna. Ti può mettere la palla dove vuole in qualsiasi momento". Proprio vero. Magari servirà anche domani sera.
Fonte:
Gazzetta dello Sport