In Qatar il momento di Paulo Dybala non è ancora arrivato, nonostante la lesione muscolare che aveva messo in discussione la sua partecipazione al Mondiale sia stata ormai superata del tutto. La Joya però non ha perso il sorriso e, in attesa di scendere in campo con la maglia dell’Argentina, ripensa alla rincorsa che gli ha permesso di rispondere la chiamata del c.t. Scaloni: "Ho fatto di tutto per giocare l’ultima sfida con la Roma - ha confessato il numero 21 all’emittente cinese Zhibo TV - ho parlato con Mourinho e durante la settimana che portava alla sfida col Torino mi ha chiesto come stessi. Ho risposto che se avesse avuto bisogno sarei stato a disposizione. Sono entrato in campo, mi sono sentito bene e la mia prestazione è stata positiva. E quella partita giocata ha portato anche alla convocazione con l’Argentina".

RECUPERO

A gestire l’intero percorso di recupero di Dybala è stato lo staff sanitario di Trigoria, che ha costantemente aggiornato i medici della Selección sullo stato di salute del numero 21: "La Roma ha svolto un ruolo fondamentale nel mio recupero, anche loro volevano che ci fossi nell’ultima partita di campionato. Quando mi sono infortunato ho avuto paura perché sapevo che il tempo a disposizione per recuperare era poco e la lesione era seria. Fortunatamente ho avuto a disposizione lo staff giallorosso che lavora benissimo e che si è coordinato sempre con i medici dell’Argentina". Un aiuto fondamentale per Paulo è stato anche il supporto dei suoi cari, rimasti nella Capitale per quasi un mese nonostante il giocatore abbia trascorso quasi sei ore al giorno al Fulvio Bernardini: "Sono stati giorni di grande sforzo nei quali ho potuto dedicare poco tempo alla famiglia e alla mia ragazza, ma il sogno di recuperare era troppo grande. Il mio sacrificio è servito e sono felice".

CONTRIBUTI

Ad aiutarlo a non perdersi d’animo ci ha pensato anche José Mourinho: "Con lui ho un grandissimo rapporto - confessa Dybala -. Abbiamo lavorato molto insieme per riuscire a tornare al 100%". Negli ultimi mesi il trequartista ha cementato anche il suo legame con la città di Roma. Ancor prima di sbarcare nella Capitale infatti, l’argentino si era ispirato alla grandezza dell’impero romano per la celebre "Dybala-mask": "Sono un fan dei film dell’antica Roma, li vedo sempre. Penso che bisogna scendere in campo e lottare come nella vita reale, perciò festeggio i miei gol con una maschera, quella che indossavano i gladiatori nei combattimenti”.