ROMA - Novità in Federcalcio. Gabriele Gravina annuncia novità imminenti per il calcio italiano. Soprattutto, l'intenzione, dichiarata, di una modifica dei campionati oggi impossibile. Il proposito lo ha annunciato presentando il bilancio chiuso con 229,5 milioni di fatturato e 11,5 di utile, che verranno accantonati come riserva a garanzia del sistema.

 

"Convocherò per il 12 dicembre un'assemblea generale per discutere le riforme del calcio", ha detto Gravina. Annunciando: "Si parlerà anche della riforma dei campionati. Oggi lo statuto consente a ogni componente il diritto di veto. Questa norma è una iattura. Ma visto che adesso si può modificare lo statuto col 50 per cento più uno dei voti, interverremo per modificarla". Insomma, Gravina marcia dritto verso nuovi format per i campionati. Anche a costo di scontentare la Serie A, contrarissima a una riduzione a 18 squadre (per ora puramente teorica). "Teoricamente possiamo farlo senza i voti della Serie A. Ma anche della Serie B o della C o dei Dilettanti". Anche se per Gravina, "il rapporto con la Serie A è buono, c'è un confronto continuo e costante. A volte possono nascere attriti su questioni di principio legate a rapporti interpersonali". 

E a proposito di fronti aperti, Gravina è tornato anche sulla questione delle iscrizioni ai campionati. Annunciando l'intenzione di portare in approvazione il 28 luglio, "prima che inizi il campionato", le linee guida per i prossimi tre anni. Quindi gli indici di liquidità per le stagioni 23/24, 24/25 e 25/26. Senza aspettare le motivazioni del Collegio di Garanzia, che aveva bocciato l'introduzione dell'indice per la stagione in corso: "A volte le motivazioni arrivano anche dopo sette mesi o un anno, non possiamo aspettare e le riteniamo molto scontate". 

ROMA - Novità in Federcalcio. Gabriele Gravina annuncia novità imminenti per il calcio italiano. Soprattutto, l'intenzione, dichiarata, di una modifica dei campionati oggi impossibile. Il proposito lo ha annunciato presentando il bilancio chiuso con 229,5 milioni di fatturato e 11,5 di utile, che verranno accantonati come riserva a garanzia del sistema.

 

"Convocherò per il 12 dicembre un'assemblea generale per discutere le riforme del calcio", ha detto Gravina. Annunciando: "Si parlerà anche della riforma dei campionati. Oggi lo statuto consente a ogni componente il diritto di veto. Questa norma è una iattura. Ma visto che adesso si può modificare lo statuto col 50 per cento più uno dei voti, interverremo per modificarla". Insomma, Gravina marcia dritto verso nuovi format per i campionati. Anche a costo di scontentare la Serie A, contrarissima a una riduzione a 18 squadre (per ora puramente teorica). "Teoricamente possiamo farlo senza i voti della Serie A. Ma anche della Serie B o della C o dei Dilettanti". Anche se per Gravina, "il rapporto con la Serie A è buono, c'è un confronto continuo e costante. A volte possono nascere attriti su questioni di principio legate a rapporti interpersonali". 

E a proposito di fronti aperti, Gravina è tornato anche sulla questione delle iscrizioni ai campionati. Annunciando l'intenzione di portare in approvazione il 28 luglio, "prima che inizi il campionato", le linee guida per i prossimi tre anni. Quindi gli indici di liquidità per le stagioni 23/24, 24/25 e 25/26. Senza aspettare le motivazioni del Collegio di Garanzia, che aveva bocciato l'introduzione dell'indice per la stagione in corso: "A volte le motivazioni arrivano anche dopo sette mesi o un anno, non possiamo aspettare e le riteniamo molto scontate".