ROMA - Così lontani, così vicini. La Roma Zaniolo hanno deciso di lasciarsi ma non sanno come fare, come in quei matrimoni rallentati dalle prospettive economiche del divorzio. I due incontri di Milano con il procuratore, Claudio Vigorelli, sono serviti essenzialmente a capire se esistessero dei pretendenti, in un mercato nel quale persino gli svincolati migliori (Belotti, Bernardeschi, senza contare Dybala) faticano a ricollocarsi. Ma per il momento nessuno è disposto a investire su Zaniolo, non alle cifre che desidererebbe la Roma almeno. E allora che si fa?

Ipotesi

Il rinnovo del contratto non è un’opzione, oggi. Può diventarlo più avanti, a campionato iniziato, se niente sarà cambiato. Ma in linea di massima i Friedkin non vogliono alzare il monte stipendi per il giocatore che ha deciso la finale di Tirana. In sostanza la Roma ha ripetuto a Zaniolo ciò che aveva anticipato un mese fa: trova una squadra che ci porti i soldi e ti vendiamo. La novità negoziale emersa a Milano è che per raggiungere la valutazione richiesta (almeno 50 milioni, dei quali il 15 per cento andrà girato all’Inter come da accordi del 2018) a Trigoria accetteranno l’inserimento di contropartite tecniche, giocatori insomma, oltre a un robusto bonifico bancario. Non solo. Esiste l’ipotesi ancora più vantaggiosa per chi compra: la Roma potrebbe accettare anche il prestito oneroso con obbligo di riscatto, purché la cifra incassata nel 2023 sia congrua. In questo modo presenterebbe all’Uefa un piano di rientro che darebbe garanzie finanziarie, nell’ottica dell’imminente “patteggiamento”.

Motivazioni

La possibile rinuncia a Zaniolo è fortemente condizionata dai problemi di bilancio. Ma ha anche un presupposto tecnico. La Roma, per diversi motivi, non considera Nicolò al livello di Pellegrini o Abraham e agisce di conseguenza. Lo stesso Mourinho, che deve a Zaniolo la Coppa, ha dimostrato con le scelte ondivaghe di non ritenerlo fondamentale anche se qualche mese fa, interpellato sul tema, assicurò: «Zaniolo è un giocatore importante e i giocatori importanti devono restare alla Roma se si vuole crescere. Rimarrà fino a che sarò qui, cioè fino al 2024». 

Opzioni

 

Molto però è successo da allora. E le parti si sono trovate concordi nella ricerca di una buona exit strategy. Nessuno liquida nessuno, né ci saranno tradimenti. Il punto fermo è che Zaniolo non vuole andare all’estero. E’ stato sondato dal Leeds e dall’Hoffenheim, che comprensibilmente non lo attraggono. Accetterebbe invece il trasferimento alla Juventus o al Milan, che tuttavia non hanno ancora mosso passi concreti. Dalla Juve la Roma potrebbe valutare il brasiliano Arthur, che non dispiace a Mourinho e colmerebbe il vuoto del regista, mentre nel Milan interessa Pobega, tornato alla base dopo un grande campionato al Torino. In passato c’era stato anche un sondaggio del Napoli, subito uscito di scena. Ma siamo solo all’inizio: sarà un’estate di dubbi e (forse) di rimpianti.