ROMA - La Roma vince e si prende l'Europa League. La squadra di José Mourinho ha battuto il Torino 3-0 grazie alla doppietta di Tammy Abraham e alla rete di Pellegrini: giallorossi matematicamente qualificati alla seconda competizione europea, adesso la testa è rivolta alla finale di Conference League contro il Feyenoord in programma tra cinque giorni. Al termine del match Mancini è intervenuto ai microfoni di Dazn per commentare il risultato. 

Avete dimostrato maturità, siete entrati con l’approccio giusto.
“Sì, abbiamo sempre pensato solo al Torino. Dopo tutti questi sforzi, si rischiava di finire settimi od ottavi. Il Torino aveva la mente libera, poi ci siamo complicati delle partite e siamo arrivati all’ultima dove serviva solo vincere, tutto questo ripaga il lavoro fatto in stagione”.

Quest’anno il gruppo è cresciuto dal punto di vista della coesione.
“Parliamo molto perché ci aiuta, ci sta anche di mandarci a quel paese perché fa parte della squadra. Abbiamo messo tanta cattiveria, poi avremmo anche potuto fare meglio, però abbiamo migliorato la classifica dell’anno scorso, siamo in una finale europea e il lavoro è soddisfacente”.

Cosa vi ha detto Mourinho a fine partita?
“Intanto grazie per i complimenti. Da quando siamo passati a 3, abbiamo trovato una sicurezza che all’inizio avevamo ma fino a un certo punto. Con il cambio modulo siamo stati più compatti, abbiamo migliorato sul palleggio. Mourinho ci ha fatto i complimenti per la stagione, ogni annata è faticosa, c’è tanto stress perché si gioca tanto. Ci ha detto qualcosa in merito a mercoledì, ci ha caricato e adesso pensiamo al Feyenoord”.

 

Hai già studiato il Feyenoord e il capocannoniere Dressers?
“Non abbiamo studiato il Feyenoord perché stavamo pensando al Torino, anzi Mourinho ha alzato il livello d’attenzione sui granata. Fondamentale arrivare alla finale con l’Europa League in tasca, poi non ti nascondo che ho visto qualche partita del Feyenoord in privato, da domenica studieremo il Feyenoord per fare qualcosa di unico e portare quello che si deve portare a Roma”.