FIRENZE - È l’ultimo allenatore della Fiorentina ad essere riuscito nell’impresa di battere una big al Franchi, 450 giorni fa, il 15 gennaio 2020. È vero, era l’ottavo di Coppa Italia, ma Beppe Iachini l’Atalanta di Gasperini una volta l’ha già sconfitta. Proverà, anzi, a vendicare il ko arrivato in campionato tre settimane dopo, l’8 febbraio 2020 (vantaggio di Chiesa, cancellato poi da Zapata e Malinovskyi). Di certo c’è che, nell’era Commisso è proprio il tecnico marchigiano quello ad aver messo insieme più risultati positivi contro le prime sette della classifica nella gare giocate a Firenze. Montella ha trovato due pareggi (contro Juventus e Inter) e tre sconfitte (Napoli, Lazio e Roma), mentre Iachini al ko incassato proprio con l’Atalanta, ha risposto con il pari col Milan (22 febbraio 2020) e il successo di Coppa. Prandelli, nelle quattro sfide giocate contro le big, invece non ha mai sorriso: tocca a Iachini, adesso, riavvolgere il nastro e farsi arbitro della salvezza viola. Perché dopo i bergamaschi, a Firenze arriveranno Juventus (25 aprile), Lazio (9 maggio) e Napoli (16 maggio). Ne va del presente, ma soprattutto del futuro che proprietà e dirigenza aspettano solo di poter varare.

Contro ogni tabù

 

La missione è quella di sfatare tutti i tabù in una sola notte. L’ultima vittoria interna è vecchia di 50 giorni: era il 19 febbraio e di fronte c’era lo Spezia reduce dal successo sul Milan, allora primo in classifica. Vlahovic aprì le marcature, mentre Castrovilli ed Eysseric chiusero la pratica. Nelle tre partite interne che sono seguite è stato raccolto un solo punto (figlio del pari rocambolesco contro il Parma), mentre con Roma e Milan sono stati gli avversari ad uscire dal campo a punteggio pieno. Ora bisogna ricostruire il fortino casalingo, senza perdere tempo [...]